La terapia cognitivo-comportamentale è una terapia “evidenced-based”, che prevede specifici protocolli di trattamento per ogni disturbo clinico. Diversi studi ne hanno dimostrato l’efficacia.
Nella fase di assessment generale, da tre a cinque incontri, s’indagano l’area, sulla storia familiare, la storia relazionale, la storia sentimentale e la storia formativa/lavorativa. Le esperienze particolarmente negative e/o traumatiche, le risorse personali e ambientali da potenziare. Nell’assessment specifico sul “problema” presentato dal paziente, vengono attentamente indagate le aree riguardanti la storia del disturbo, la familiarità, i fattori predisponenti, i fattori scatenanti i fattori di mantenimento. La motivazione al trattamento ed eventuali precedenti trattamenti e la storia di prescrizioni farmacologiche. Al termine della fase di assessment viene effettuata la cosiddetta “restituzione”, in cui il terapeuta fornisce al paziente la concettualizzazione del caso, cercando di condividerne il modello eziopatogenetico e di mantenimento.
A conclusione di tale fase si procede alla progettazione degli obiettivi terapeutici ed ha inizio la fase di trattamento. L’ EMDR è usato fondamentalmente per accedere, neutralizzare e portare a una risoluzione adattiva i ricordi di esperienze traumatiche che sono alla base dei disturbi psicologici attuali del paziente.